lunedì 25 febbraio 2008

John Titor - L'uomo venuto dal futuro (parte 5)

Questa è una storia difficile da credere ma accaduta davvero: il racconto di un soldato americano che sostiene di viaggiare nel tempo, si chiama John Titor e dice di esserci venuto a trovare dal futuro.
Ecco l'ultimo dei cinque video presi dal programma televisivo Voyager...liberi di crederci o no li trovo comunque interessanti. Buona visione!!


John Titor - L'uomo venuto dal futuro (parte 4)

Questa è una storia difficile da credere ma accaduta davvero: il racconto di un soldato americano che sostiene di viaggiare nel tempo, si chiama John Titor e dice di esserci venuto a trovare dal futuro.
Ecco il quarto dei cinque video presi dal programma televisivo Voyager...liberi di crederci o no li trovo comunque interessanti. Buona visione!!


John Titor - L'uomo venuto dal futuro (parte 3)

Questa è una storia difficile da credere ma accaduta davvero: il racconto di un soldato americano che sostiene di viaggiare nel tempo, si chiama John Titor e dice di esserci venuto a trovare dal futuro.
Ecco il terzo dei cinque video presi dal programma televisivo Voyager...liberi di crederci o no li trovo comunque interessanti. Buona visione!!


John Titor - L'uomo venuto dal futuro (parte 2)

Questa è una storia difficile da credere ma accaduta davvero: il racconto di un soldato americano che sostiene di viaggiare nel tempo, si chiama John Titor e dice di esserci venuto a trovare dal futuro.
Ecco il secondo dei cinque video presi dal programma televisivo Voyager...liberi di crederci o no li trovo comunque interessanti. Buona visione!!

John Titor - L'uomo venuto dal futuro (parte 1)

Questa è una storia difficile da credere ma accaduta davvero: il racconto di un soldato americano che sostiene di viaggiare nel tempo, si chiama John Titor e dice di esserci venuto a trovare dal futuro.
Ecco il primo dei cinque video presi dal programma televisivo Voyager...liberi di crederci o no li trovo comunque interessanti. Buona visione!!


domenica 24 febbraio 2008

Dondarini vergognati...l'hai fatta grossa...

Non è piaciuta per niente la direzione di Dondarini alla Juventus. Il rigore decisivo di Amoruso, ma non solo, ha fatto infuriare la società bianconera, che per bocca del tecnico Claudio Ranieri e del presidente Cobolli Gigli alza la voce in segno di protesta per l'operato dell'arbitro a caldo dopo la sconfitta di Reggio Calabria. "Siamo tutti amareggiati e non solo per i rigori. Si tratta di tutta la partita. E' tutta la conduzione che non ci è piaciuta. Siamo sconfortati" ammette Ranieri, che poi reincara la dose: "Non vado a commentare i rigori dati o non dati. Non solo gli episodi da rigore fanno parte dei 90 minuti. Tutto. I tre episodi sono solo la punta dell'iceberg. Le sensazioni sono che i tre o quattro rigori fanno parte di tutta la serata". Ancora più duro è il presidente Giovanni Cobolli Gigli, al quale questo post ricorda tremendamente quello di Napoli: "Vengo a parlare proprio perchè credo che si sia ripetuto quello che è successo a Napoli - dice Cobolli Gigli - La Juventus non osa dare giudizi sugli arbitraggi. Adesso però la Federazione e i direttori degli arbitri credo che debbano fare una forte presa di coscienza, perchè al di là del fatto che si possa sbagliare, in alcuni casi gli errori sono stati molto ripetuti. Questa è la nostra opinione. E' stata una bellissima partita, un'ottima Reggina, un'ottima Juventus. Per me la Juventus doveva vincere oggi sul campo, e avendo rivisto gli episodi con tranquillità, con la stessa tranquillità ma con fermezza invoco una forte presa di coscienza perchè così non si può andare avanti"."Evidentemente - attacca Cobolli Gigli - quest'oggi l'arbitro non è stato al livello della situazione, però è un episodio che si ripete per la Juventus ma anche per altre società. A questo punto io devo interpretare il sentimento della squadra e della società. La Federazione deve prendere provvedimenti nei confronti di questi arbitri che a mio avviso, anche se in buona fede, sbagliano troppo. A questo punto, ci vuole una forte presa di coscienza e cercare di prendere dei provvedimenti perchè a mio avviso sbagliano troppo. Io non credo che ci sia una volontà di fare pagare la Juventrus, piuttosto che la qualità degli arbitraggi debba essere analizzata con attenzione".

mercoledì 20 febbraio 2008

sabato 16 febbraio 2008

Casini apre gli occhi : "Caro Silvio, non tutti in Italia sono in vendita"

Il dado è tratto. La rottura con Berlusconi e Fini messa nera su bianco. L'Udc andrà da sola alle elezioni. Con il proprio simbolo e con Pier Ferdinando Casini come premier. Ampiamente prevista da giorni, la decisione dell'Udc si consuma oggi a Mestre. Tocca a Casini mettere il sigillo alla scelta isolazionista: "'La campagna elettorale la faremo con il nostro simbolo e le nostre bandiere, mi candido alla presidenza del Consiglio". Addio al centrodestra, a Berlusconi. Anche a Fini che, per una breve stagione, pareva essere l'interlocutore privilegiato. Erano i tempi del comizio sul predellino della macchina di Berlusconi, l'annuncio della nascita del Pdl. Venne l'ira di Fini e di Casini, uniti come non mai. Poi tutto cambiò. La caduta di Prodi, il dietrofront di Fini e il varo del Partito della Libertà. "L'Udc venga con noi e rinunci al simbolo" offrì Berlusconi. Più che un'offerta un ultimatum. A cui Casini e l'Udc non si sono piegati. Fino alla decisione, estrema, della corsa elettorale solitaria. E allora ecco il momento per poter parlare senza cautele. "Le bandiere si sciolgono per chi ha qualcosa da far dimenticare o di cui vergognarsi, o per chi ha convinzioni fondate solo sull'opportunismo. Le nostre le possiamo dispiegare al vento per costruire insieme a tanti un'Italia migliore" scandisce Casini dal palco. Che a Berlusconi non le manda a dire: "Il Pdl è populista e demogico: non tutti in Italia sono in vendita". Finisce così una storia lunga 14 anni. Quasi tre lustri in cui il nome di Berlusconi e quello di Casini sono stati associati. Acqua passata, ormai. Ora è il tempo delle "vele al vento". Magari insieme ai centristi della Rosa Bianca. "La scelta di oggi conferma che noi avevamo visto giusto" commenta Savino Pezzotta. E' possibile che ci siano incontri fra Udc e Rosa bianca? "Per ora no. Ma il 2 marzo (termine ultimo per gli apparentamenti ndr.) è lontano. Siamo disponibili a dialogare senza porre e subire pregiudiziali".Stizzite le prime reazioni che arrivano dal Pdl. "Quello di Casini è un grave errore anche perchè perde l'occasione storica di contribuire a costruire un grande partito di centrodestra" dice Fabrizio Cicchitto. "casini è isolato e ha problemi di quorum" attacca maurizio gasparri. Chi invece si dice "sollevato" è il leghista Roberto Calderoli: "Meglio separati consensualmente e con chiarezza piuttosto che separati in casa e con i piatti che volano".

venerdì 15 febbraio 2008

Un nuovo Giove e Saturno attorno a un altro Sole

Due pianeti come Giove e Saturno ma attorno ad un altro Sole. La rivoluzionaria scoperta, fatta dal team di astronomi guidato dal professor Scott Gaudi della Ohio State University, rende ''sempre più concreta'' la speranza di trovare, al di fuori del nostro sistema solare, ''un pianeta simile alla Terra''. In particolare, il gruppo di astronomi ha individuato attorno a una stella remota un sistema planetario con due pianeti paragonabili a Giove e a Saturno, ''sia per dimensioni e masse che per distanze relative dalla stella centrale del sistema'' spiega l'Istituto Nazionale di Astrofisica. Il sistema è stato scoperto a 5mila anni luce da noi ed è stato trovato attorno alla stella Ogle-2006-Blg-109L, grazie a un metodo ''sviluppato di recente e - prosegue l'Inaf - potenzialmente in grado di individuare anche corpi celesti di massa pari a quella della Terra''. Si tratta del metodo delle lenti gravitazionali, basato su un fenomeno predetto da Albert Einstein: la deviazione dei raggi di luce causata dalla presenza di un campo gravitazionale, in questo caso quello provocato dalla massa della stella e dei suoi due grandi pianeti. Una misura assai complessa che, sottolineano dall'Inaf, ''ha richiesto ben undici giorni di osservazioni'' ma è anche ''uno tra i metodi più promettenti per individuare pianeti analoghi alla Terra''.''Quello che abbiamo trovato è un sistema solare simile al nostro. - annuncia Dan Maoz, astrofisico israeliano che sta trascorrendo un anno sabbatico in Italia e fa parte del gruppo guidato dal professor Gaudi - Potremmo dire che si tratta di un sistema solare in scala uno a due, perché la stella centrale ha una massa che è la metà di quella del Sole e i due pianeti che le ruotano attorno, il 'Giove' e il 'Saturno', sono la metà dei nostri giganti gassosi, così come risultano dimezzate le loro distanze relative''. Maoz, 47 anni, è uno tra i pochi scienziati controcorrente che dall'estero scelgono di venire a svolgere la loro ricerca in Italia. ''L'Italia per l'astronomia, - dice l'astrofisico israeliano - è uno fra i paesi leader sulla scena internazionale e per la mia crescita professionale trovarmi qui, insieme ai colleghi italiani, è una grande occasione''.

giovedì 14 febbraio 2008

Si finge cieco per 40 Anni, denunciato per truffa allo Stato

Un 72enne di La Spezia, che per oltre 40 anni si è finto cieco, ricevendo l'indennità di accompagnamento e la pensione di invalidità, è stato denunciato per truffa aggravata continuata ai danni dello Stato dai carabinieri del reparto operativo della Spezia. L'uomo era anche riuscito a farsi assumere dall'Inps nell'ambito dei posti riservati agli invalidi. I militari nel dicembre scorso lo avevano sorpreso, durante un controllo stradale, a guidare un'Ape senza il regolare patentino. Vista la sua dichiarazione di invalidità, lo hanno sottoposto ad accertamenti, filmandolo mentre guidava il veicolo.

martedì 12 febbraio 2008

Adriano verso una maxi-squalifica

- L'ex centravanti dell'Inter rischia una maxi-squalifica per via dell'espulsione rimediata nell'ultima partita giocata contro il San Paolo -
Un colpo di testa che Adriano può pagare caro. L'espulsione rimediata nelle ultime battute del sentitissimo classico paulista tra San Paolo e Santos costringerà l'Imperatore fuori dai campi per almeno tre mesi.
E' questa la pena minima che
il Tribunale di giustizia sportiva della Federazione calcistica paulista comminerà all'Imperatore. Applicando l'articolo 255 - quello relativo agli atti ostili - il giudice sportivo potrà decidere per una sospensione che va appunto da un minimo di 120 giorni a un massimo di 540 giorni, comunque valida esclusivamente per il campionato statale paulista, non per il torneo nazionale o le coppe sudamericane.
Una punizione pesantissima e senza forse eccessiva per la testata rifilata a Domingos che poi, alla fine, una testata non è. Nessuno, tanto meno l'arbitro Antonio Rogerio Batista do Prado, ha tenuto conto delle attenuanti: Adriano contro il Santos ha preso botte per novanta minuti, lo sgambetto del difensore santista è stata la scintilla che ha fatto esplodere l'incendio.
Certo che se per questa testata più intimidatoria che violenta Adriano dovesse essere fermato anche solo per tre mesi, non vorremmo immaginare che pena i tribunali sportivi di San Paolo avrebbero inflitto a
Zinedine Zidane per la testata rifilata a Materazzi nel corso della finale Mondiale. Probabilmente Zizou lavorerebbe tutt'oggi a pane e acqua nelle miniere di Minais Gerais.