venerdì 15 febbraio 2008

Un nuovo Giove e Saturno attorno a un altro Sole

Due pianeti come Giove e Saturno ma attorno ad un altro Sole. La rivoluzionaria scoperta, fatta dal team di astronomi guidato dal professor Scott Gaudi della Ohio State University, rende ''sempre più concreta'' la speranza di trovare, al di fuori del nostro sistema solare, ''un pianeta simile alla Terra''. In particolare, il gruppo di astronomi ha individuato attorno a una stella remota un sistema planetario con due pianeti paragonabili a Giove e a Saturno, ''sia per dimensioni e masse che per distanze relative dalla stella centrale del sistema'' spiega l'Istituto Nazionale di Astrofisica. Il sistema è stato scoperto a 5mila anni luce da noi ed è stato trovato attorno alla stella Ogle-2006-Blg-109L, grazie a un metodo ''sviluppato di recente e - prosegue l'Inaf - potenzialmente in grado di individuare anche corpi celesti di massa pari a quella della Terra''. Si tratta del metodo delle lenti gravitazionali, basato su un fenomeno predetto da Albert Einstein: la deviazione dei raggi di luce causata dalla presenza di un campo gravitazionale, in questo caso quello provocato dalla massa della stella e dei suoi due grandi pianeti. Una misura assai complessa che, sottolineano dall'Inaf, ''ha richiesto ben undici giorni di osservazioni'' ma è anche ''uno tra i metodi più promettenti per individuare pianeti analoghi alla Terra''.''Quello che abbiamo trovato è un sistema solare simile al nostro. - annuncia Dan Maoz, astrofisico israeliano che sta trascorrendo un anno sabbatico in Italia e fa parte del gruppo guidato dal professor Gaudi - Potremmo dire che si tratta di un sistema solare in scala uno a due, perché la stella centrale ha una massa che è la metà di quella del Sole e i due pianeti che le ruotano attorno, il 'Giove' e il 'Saturno', sono la metà dei nostri giganti gassosi, così come risultano dimezzate le loro distanze relative''. Maoz, 47 anni, è uno tra i pochi scienziati controcorrente che dall'estero scelgono di venire a svolgere la loro ricerca in Italia. ''L'Italia per l'astronomia, - dice l'astrofisico israeliano - è uno fra i paesi leader sulla scena internazionale e per la mia crescita professionale trovarmi qui, insieme ai colleghi italiani, è una grande occasione''.

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