sabato 24 maggio 2008

Nuova missione su Marte

I principali argomenti che mi affascinano da sempre sono quelli dell'astronomia e di tutti i segreti che riguardano il nostro universo. E' difficile pensare che la Terra sia l'unico pianeta con vita nella nostra Galassia. Per questo motivo da anni si effettuano varie missioni per verificare se altri pianeti abbiano avuto o potrebbero avere caratteristiche idonee ad ammettere la presenza di altre forme di vita. Da sempre quello che suscita più interesse è Marte, il famoso "Pianeta Rosso".
Infatti un nuovo capitolo dell'esplorazione di Marte si aprirà domenica, quando una piccola sonda scenderà sul circolo polare artico del pianeta per scoprire se il ghiaccio sotto la superficie abbia mai avuto una composizione chimica tale da sostenere la vita.
La Nasa ha approvato la missione, ribattezzata Phoenix, dopo che la navicella Odyssey orbitante attorno a Marte ha scoperto il ghiaccio nei due poli nel 2002. Cinque sonde sono atterrate vicino alle zone equatoriali di Marte, tra cui la Spirit e la Opportunity dotate di ruote, e hanno scoperto tracce dell'esistenza passata di acqua in superficie. L'Odyssey non ha trovato segni di ghiaccio in profondità nel terreno equatoriale di Marte.
Phoenix non cercherà direttamente forme di vita, ma sarà in grado di determinare se il ghiaccio marziano sia mai stato liquido, perché in quella forma può costituire un ingrediente essenziale per lo sviluppo della vita.
L'agenzia spaziale Usa dovrà superare un grosso ostacolo prima che la nuova fase di studi marziani prenda il via. Phoenix deve atterrare rallentando da una velocità di 19.000 chilometri orari a zero in sette minuti.
A 274 milioni di chilometri di distanza, i controllori di volo potranno soltanto vedere ed aspettare per sapere che fine avrà fatto Phoenix.
I segnali radio da Marte che viaggiano alla velocità della luce impiegano 15 minuti a raggiungere la Terra, pertanto nel tempo che i controllori di volo avranno verificato l'inizio della discesa, la sonda dovrebbe già essere atterrata.
Infine, Phoenix dovrà spiegare i suoi pannelli solari per iniziare a ricaricarsi. Se non ci riuscisse, le sue batterie si esaurirebbero in 31 ore.

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