martedì 22 gennaio 2008

Nuove galassie

Uno tra i tanti misteri che assillano gli astrofisici è quello che riguarda l'origine delle galassie e le complesse dinamiche che le hanno portate alla forma attuale. Nell'universo locale le galassie si presentano generalmente con la tipica forma a disco (magari sfoggiando la classica struttura a spirale) oppure sferica/ellittica. Ma questo quadro può essere generalizzato? Una risposta a questa domanda - e a gran parte di quelle che gli astrofisici si pongono sull'evoluzione delle galassie - la si può ottenere solo se riusciamo a spingere la nostra osservazione il più lontano possibile nello spazio e dunque anche nel tempo.Finora, grazie alle osservazioni del telescopio spaziale Hubble, lo studio dei profili luminosi delle galassie si era spinto fino a 8 miliardi di anni fa e ci aveva permesso di osservare che in quell'epoca remota le tipologie prevalenti erano quelle delle galassie a disco ed ellittiche. Proprio come osserviamo nell'epoca attuale. Il passo successivo avrebbe dovuto essere quello di spingere l'indagine ancora più indietro nel tempo, ma questo comportava difficoltà osservative quasi insormontabili.Un team di astronomi giapponesi coordinati da Masayuki Akiyama (National Astronomical Observatory of Japan), però, non si è dato per vinto ed è riuscito a osservare con il telescopio Subaru una quarantina di galassie in epoche ancora più remote: ben 11 miliardi di anni. I risultati dell'indagine, iniziata nel 2004 e protrattasi per un anno intero, sono stati presentati nel corso di una recente conferenza internazionale e verranno pubblicati in marzo su Astrophysical Journal. Bravi gli astronomi, ma il merito principale va ascritto al sistema di ottiche adattive del Subaru e al suo spettrografo infrarosso (IRCS), apparecchiature che hanno permesso di acquisire eccezionali immagini infrarosse ad alta risoluzione.L'analisi dettagliata delle immagini ha permesso ai ricercatori di concludere che la distribuzione luminosa di quelle distanti galassie mostra per lo più profili molto simili a quelli delle galassie a disco e solo in un caso si nota la tipica struttura delle galassie ellittiche. Se la statistica che si può dedurre da queste osservazioni è affidabile, dobbiamo dunque concludere che tra gli 11 e gli 8 miliardi di anni fa deve essere successo qualcosa che ha fatto aumentare in modo sensibile il numero delle galassie ellittiche. Uno tra gli scenari più gettonati è quello che prevede il verificarsi di numerosi episodi di incontro e fusione tra galassie a disco, con la conseguente accelerazione nella produzione di galassie ellittiche.Ora che al Subaru hanno mostrato che è possibile spingersi così lontano, è pacifico che ci proveranno anche altri team. E quanti si occupano dell'evoluzione delle galassie si stanno già fregando le mani.

(articolo di Claudio Elidoro tratto da http://coelum.com)

Per saperne di più...http://subarutelescope.org/Pressrelease/2007/12/18/index.html#f1

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